Chi è Alessandro Rocchi
Biografia
Alessandro Rocchi vive e lavora a Mentana città del Lazio, nei pressi di Roma. Nasce a Roma dove consegue prima il diploma di maestro d'Arte e successivamente la Maturità Artistica.
Ultimati gli studi, intraprende precocemente e intensamente l'attività artistica.
Gli apprendimenti intrapresi, data la sua natura creativa, agevoleranno tutto il suo cammino futuro. Dedicherà la maggior parte del suo tempo creativo alla continua ricerca e alla costruzione di linguaggi che nel tempo hanno generato un'espressione individuale.
Le prime tracce del suo estro, le osserviamo già nei suoi dipinti, nei suoi esercizi sulla figura e nei suoi studi sulla metafisica avvenuti nella giovinezza.
Le continue ricerche che lo porteranno a consolidare la sua maturità vengono rese attraverso l'uso di tecniche quali: il bassorilievo, la costruzione con la ceramica, la tecnica Raku, i materiali di risulta (ferro, legno, vecchi utensili, tessuti) e lo studio della fusione del vetro con la terracotta.
Presto si avvicinerà alla pratica della scultura a tutto tondo e questo esercizio sembra proprio essere quello che più gli dà modo di esprimere il suo estro. Tale pratica darà inizio alla sua ricerca spasmodica che nei sui lavori lo accompagnerà fino ai nostri giorni.
Nello scorrere del tempo la scultura diventa l' essenza del suo tragitto esistenziale, assieme alla modellazione "dell'amica argilla", che adopererà assieme a vari materiali.
Il suo cammino artistico, sembra ora ben definito, ma conoscendo l'animo incontentabile e creativo di Rocchi, già si è in attesa di sue nuove creazioni sempre più strutturate e indefinibili.
Sintesi del percorso artistico
Lo scultore Rocchi Alessandro, nel suo lungo tragitto artistico dedicato essenzialmente alla scultura, attraversa più cicli espressivi che per comodità descrittiva sono divisi in piu' fasi:
Ciclo delle sperimentazioni, stile neoclassico
1990-2002
"Rappresentazione di passioni e sentimenti"
La scultura di Alessandro Rocchi, nasce con sperimentazioni che attraverso lo studio della figurazione del neoclassico, tendono a dare una nuova linfa alla staticità di quelle rappresentazioni. Cerca di rappresentare l'anima con l'introduzione di sentimenti e passione
Ciclo denominato "La Nuova Figurazione"
2003-2006
La novità nel mistero
Basta confrontare quest'ultimo ciclo di bronzi e di terrecotte con i lavori realizzati nel periodo precedente 1990-2002 denominato le "Sperimentazioni", per rilevare una nuova e più matura attenzione rivolta non soltanto ai temi affrontati, sempre più lontani dalla quotidianità più ovvia e logora, ma anche ai giochi chiaroscurali delle masse e dei volumi che, a seconda del caso, si presentano con superfici ravvivate da un colorismo che sa sfruttare al meglio tutte le proprietà della materia. Per questa via le superfici si presentano ora levigate, per accentuare la morbida fluidità della luce, ora taglienti, tormentate e discontinue, per meglio evidenziare i contrasti e giocare sapientemente con le contrapposizioni più nette.
Per l'appassionato d'arte che non rinuncia alle certezze del metodo comparativo sarà sufficiente uno sguardo per cogliere in questi lavori l'eco della grande tradizione plastica antica mediata dai maestri del recente passato: di Moore si ritrovano certe morbidezze formali, di Marini il simbolismo, di Manzù la sensibilità delle superfici. Per non dire dello scultore Nunzio Bibbò, intimo del Nostro, che pure ha fornito un contributo importante per le più recenti variazioni stilistiche di Rocchi.
Dati questi modelli, non è quindi un caso se nella trattazione dei piani, della "pelle" dell'opera, l'artista inserisce in uno stesso saggio plastico soluzioni diverse e solo apparentemente distanti. A volte un viso trasognato dal profilo spigoloso e tagliente come una lama può combinarsi con un corpo slanciato e polito su cui la luce si spande morbidamente. Ma ben oltre la varietà delle possibilità chiaroscurali, Rocchi ha compreso la forza dirompente dell'evocazione indefinita delle forme. Ha preso atto che il mistero, ciò che non viene palesato, cattura e seduce lo sguardo per la sua capacità di chiamare in causa e stimolare l'intelligenza di chi osserva, di impegnarne al massimo grado le facoltà interpretative, imponendo quella fitta rete di domande e risposte su cui si basa il tessuto delle ipotesi di significato. E' per questo, per accentuarne il mistero, che le figure dell'ultimo ciclo, risolte con una virtuosa sommarietà che dice senza raccontare e accenna senza definire, si presentano talvolta addirittura mutile e incomplete, prive del benché minimo elemento che ne contestualizzi la storia.
Ciclo denominato "Rappresentazione del Tempo Universale"
2007-2009
Egli è sostenitore del "TEMPO UNIVERSALE". 24 maggio 2009
Asserisce che, nel campo dell'arte è concepibile la rappresentazione del "TEMPO UNIVERSALE", cioè far diventare simultanei archi di tempo lontani tra loro.
Con l'uso appropriato di simboli e allegorie che rappresentano: "ricordi del passato", "tracce del presente" e "allusioni e presagi del futuro",vuole coinvolgere lo spettatore a rivivere inconsciamente e contemporaneamente " sofferenze e vicissitudini antiche e primitive", " passioni e travagli dell'oggi" e " incertezze e ansie sul futuro", inducendolo a recepire messaggi di passione ed emozione anomali e contrastanti. Tali messaggi, per la loro contrastante natura sia sensoriale, temporale che concettuale, tendono a disorientarlo.
L'intento dello scultore, nel narrare questa realtà fantastica, è quello di coinvolgere lo spettatore, facendogli prendere consapevolezza delle condizioni vissute dall'uomo di ieri, di oggi e di sempre simultaneamente.
Pensa che questa consapevolezza crei nell'osservatore una sorta di cortocircuito interiore, che inconsciamente interiorizza il messaggio,determinando in esso una reale consapevolezza del proprio vivere.
Lo scultore, tramite la sua espressione artistica, intende riaffermare e rivalutare in maniera incondizionata, sia nell'arte come nella vita, la figura umana come entità fondamentale e consapevole delle sue azioni.
Ciclo : Rivisitazione della " Nuova Figurazione"
2010- 2016
In questa nuova recente rappresentazione la sua indagine raggiunge una maturità inaspettata. L'elemento prezioso che Rocchi stà progressivamente conquistando è dato da rappresentazioni sempre più enigmatiche sia negli abbinamenti che nelle posture, ma la cosa che piu' colpisce stà principalmente nella suggestione interiore che esse trasmettono. I personaggi rappresentati se pur alle volte accostati in espliciti abbracci, sono come sospesi in uno spazio apparentemente senza tempo, pervasi da una palpabile atmosfera di mistero, rievocano e trasmettono un sentimento di stupore e di intensa solitudine. Il tema della rappresentazione della maternità che si perpetua nei soggetti, per Rocchi è il simbolo e l'allegoria della continuità dell'esistenza dell'essere umano.
Ciclo " I bassorilievi dal 2014- 2016"
I bassorilievi e L' Action Painting
…. L'esito della creazione è così incerto da rendere questi bassorilievi moderni e seducenti, pregni di quell'energia creativa che rimane imprigionata nella materia…..
Ciclo "I Luoghi della psiche", opere dal 2017
I personaggi raffigurati in questo nuovo ciclo di fine 2017, denominato" i Luoghi della psiche", escono dai canoni classici della figurazione, disorientando l'osservatore lo immergono in una dimensione apparentemente senza tempo. Le figurazioni degli anni passati sono un lontano ricordo.
Questi personaggi ancestrali, rappresentati attraverso le loro sembianze essenziali, corrose e arse da lacerazioni di un tempo lontano, appaiono come una sorta di fossili superstiti di un epoca arcaica, fissi nella loro postura come immobilizzati da una sorte avversa.
Lo scultore Rocchi , di proposito, colloca i personaggi in un ambientazione fatta di mura essenziali che nel cingerli li introduce in una sorta spazio ideale utopistico. Strutture essenziali raffigurate da muri scarni e nudi , edificate tramite l'uso alternato di vuoti e pieni. L'insieme della rappresentazione immerge l'osservatore in un atmosfera irreale e suggestiva.
Ciclo: "RUGGINE", opere dal 2019
I manufatti raffigurati in questi lavori escono dai canoni classici della figurazione. Lo scultore affronta il mondo dell'astrazione concentrandosi su creazioni che rappresentano manufatti, forme e strutture in ferro, spesso arrugginito, ciò per dare la percezione del tempo che trascorre. Queste costruzioni improbabili, avvicinate e affiancate talvolta ha manufatti in pietra e dalla figura umana ( quest'ultima ne dà la giusta percezione di grandezza), creano un ambientazione surreale e fantastica.
Ciclo: "LE GEOMETRIE LAVICHE", 2020
Ciclo: "ANIMALI E UOMINI", 2020-2021
Ciclo: "PIETRE SILENTI", 2021
Il ciclo denominato" Pietre", nasce nel 2021, quando si inizia a scorgere la luce in fondo al tunnel del periodo pandemico. L'apparente sensazione di rinascita, suscita nello scultore una nuova visione delle realtà oggettiva delle cose!
Lui vede gi oggetti di tutti i giorni sotto una nuova prospettiva, diversi, come rinati! Infatti i ciottoli, le pietre sembrano riverberare una nuova energia.